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Visualizzazione dei post da 2018

Acireale come tante altre città d'Italia

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QUOTIDIANO LA SICILIA "Come genitore e volontaria dell'associazione "Autismo Acireale" denunzio una condizione ormai impossibile da affrontare, ovvero la negazione per mancanza di fondi delle dieci ore di assistente all'autonomia e alla comunicazione in classe per la mia bambina affetta da autismo, che mi erano state assegnate nel Pei." ----------------------------------------------------- Il Glho, cui spettano i compiti previsti dall'articolo 12 comma 5 della legge 104/92 per garantire l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità, oltre a predisporre il documento del Pei, elabora proposte relative all'individuazione di risorse necessarie, compresa l'indicazione del numero delle ore di sostegno. Oggi la bambina usufruisce di cinque ore di assistente all'autonomia e alla comunicazione a settimana anziché dieci. ------------------------------------------------------ "Le cinque ore fornite non

Cos'è la neuropsicomotricità

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Con il termine “Neuropsicomotricità”  identifichiamo una disciplina terapeutico-educativa, costituita da un insieme di tecniche e pratiche che utilizzano come principale strumento il gioco, e soprattutto il gioco del movimento, finalizzata a supportare i processi evolutivi dell’infanzia, attraverso la valorizzazione e l’integrazione delle componenti emotive, intellettive e corporee del bambino. La Neuropsicomotricità utilizza il gioco, inizialmente spontaneo e comunque sempre coerente con l’interesse, la motivazione e l’espressività del bambino, come strumento fondamentale in grado di strutturare e guidare lo sviluppo globale del bambino, nelle sue componenti anatomiche, fisiche, intellettive ed affettive, e per comunicare, anche inconsciamente, i propri vissuti intra-psichici. Attraverso il gioco, infatti, il bambino apprende, conosce, comunica, instaura relazioni, esplora ed elabora attivamente emozioni, sentimenti, ansie, difese e conflitti. Inoltre l’organizzazione e lo svolgime

PICTURE EXCHANGE COMMUNICATION SYSTEM (PECS)

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Il PECS entra a far parte delle strategie utilizzate nell’ambito della Comunicazione Aumentativa Alternativa, ma possiede una sua specificità per i disturbi dello Spettro Autistico, pertanto viene trattato in maniera approfondita.   Che cos’è e cosa si propone Il PECS è letteralmente un "Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini", si propone di sviluppare la Comunicazione Funzionale e la Comunicazione come Scambio Sociale, attraverso un programma di apprendimento a piccoli passi che comprende 6 fasi (Fasi I - VI).   Fase:  obiettivo PRIMA FASE scambio fisico guidato Semplice scambio immagine con oggetto SECONDA FASE aumentare la spontaneità Il bambino impara a: dirigersi verso il libro per la comunicazione staccare la carta-simbolo   - andare dall’interlocutore e lasciare la carta-simbolo nella sua mano; TERZA FASE discriminazione del simbolo Il bambino impara a discriminare fra stimoli visivi ed esprimere una scelta QUARTA FASE costruzione della frase I

Semplici riflessioni sui BES

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Non starò qui a dire che dietro alle sigle ci sono persone, ormai è vecchia, e poi la categorizzazione è necessaria in ogni processo di organizzazione. Piuttosto mi soffermerei a pensare a chi serve tale distinzione se il fine ultimo è quello di inserire le nuove generazioni in società. Serve alla scuola non agli alunni. Agli alunni, a tutti gli alunni, serve una guida specializzata. Strumenti compensativi individualizzati ma con un unico scopo: fare parte di una realtà comune. L'unica che esiste. E qui entra in gioco la figura di assistente alle autonomie e alla comunicazione, che io chiamerei guida all'interazione e alla partecipazione condivisa, e che non lavora sul bes bensì sulla classe, docenti compresi. Di Monia Raciti

Autismo, 10 segni da riconoscere per una diagnosi precoce

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L’autismo, è una disabilità che rientra tra i disturbi del neurosviluppo insieme a disabilità intellettive, disturbi della comunicazione, disturbo da iperattività e deficit dell’attenzione, disturbi specifici dell’apprendimento e del linguaggio. Questi tipi di disabilità richiedono una diagnosi e una presa in carico precoce e tempestiva al fine di limitarne l’interferenza sulla maturazione psicologica e comportamentale del bambino o dell’adolescente. I DNS, infatti, si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo con conseguenti effetti negativi sulla quotidianità del bambino. L’autismo è un disturbo, per certi aspetti, ancora misterioso e solitamente si tende ad avere una visione cinematografica di questa patologia; tra i più noti, sicuramente c’è il film “Rain Man” dove Dustin Hoffman interpreta molto bene una delle tante forme di autismo dell’adulto, dove il funzionamento intellettivo particolarmente sviluppato si contrappone a difficoltà di comunicazione e relazione con gli altri

Elio parla di autismo

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Qando Elio mi ha cercato per dirmi «ho bisogno di te, dobbiamo far sapere un po’ di cose sull’autismo», ero perplesso. Argomento delicato, al tempo stesso doloroso e affascinante, pieno di implicazioni medico-scientifiche, facile scrivere scemenze: se è vero che l’autismo è in aumento, anche le scemenze mediatiche lo sono. Non vorrei contribuire. Non sono un giornalista scientifico, gli ho detto, e dell’autismo so quasi niente, non credo basti avere visto Rain Man. Non importa, mi ha risposto: sei uno che leggono in molti. Dunque devi darmi una mano. Ho delle cose da dire, e sono cose importanti. Si è presentato a casa mia con un signore alto e magro, Lucio Moderato, psicologo, 63 anni, direttore dei Servizi per l’autismo alla fondazione Sacra Famiglia, a Cesano Boscone, vicino a Milano (suo fratello Paolo, docente allo Iulm, ha in cura il figlio di Elio). Sguardo acceso, risata contagiosa, eloquio potente a dispetto delle difficoltà (è affetto dalla nascita da tetraparesi spastica, tr

The good doctor, storia di autismo e genialità

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È iniziata una nuova serie televisiva che parla di autismo, il protagonista autistico studia si Laurea ed inizia il praticantato in un ospedale molto affermato. Inutile dire che tutti i genitori di ragazzi e bimbi autistici sono stati presi e interessati a guardare questa serie. Dopodiché si sono scatenati molti commenti su Facebook pro e contro, molte mamme con figli autistici gravi non accettano questo tipo di TV , purtroppo vivono un autismo molto difficile da gestire per cui a loro fa male vedere che venga messa in onda un autismo ad alto funzionamento con brillanti doti geniali e con Buone capacità integrative. Queste mamme esprimono tutta la loro rabbia su Facebook ed è comprensibile. Molte persone invece hanno apprezzato il film in quanto tale, una storia di un ragazzo che se pure con tante difficoltà è riuscito a laurearsi e con altrettante difficoltà l'uomo che si è preso cura di lui è riuscito ad inserirlo nel suo Team dell'ospedale (battendosi contro una forma di

Lettera di un figlio autistico 13enne alla sua mamma influenzata.

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La mamma si è svegliata il mattino e su comodino vicino al suo letto ha trovato questa lettera. Se ne percepisce la paura che il bimbo/ragazzino prova La mamma sua e li,lui la vede...e nella stessa casa...sotto lo stesso tetto...eppure cio non impedisce al figlio di provare paura...preoccupazione... Come si può pensare al "DOPO DI NOI" allontanando i propri figli dal proprio nucleo familiare dalla propria casa dal proprio letto... lo stato deve garantire un alternativa alle famiglie che non vogliono rivolgersi alle comunità o strutture del "dopo di noi" Lo stato deve far qualcosa...adesso! -Ieri sera alla fine A...... sì convisse che per me era meglio andare a letto piuttosto che rimanere in sala aspettando che giungesse l'ora consueta per andare a dormire,ci mettemmo a letto senza abbracciarci,gli diedi subito le spalle ranicchiandomi Ogni tanto tremavo x i brividi di freddo e sentivo lui che mi accarezzava la testa...in silenzio al buio. Ero ben con

Storia di ordinaria disperazione

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Una lettera fin ora ignorata da tutti. A chi la devo mandare per essere ascoltata? Voglio raccontare la mia storia..... Non sono brava a scrivere,ne so esprimermi come vorrei , ma spero di rendere almeno un pò l'idea di cosa stò vivendo in questo momento io e tante altre mamme di bambini speciali. Da quando ero piccola sognavo di diventate mamma, di avere una famiglia felice. Immaginavo mio figlio che gioca e impara con me.... quante cose che volevo fare, giocare a palla, portarlo al parco ,dipingere le uova di pasqua  ,colorare insieme e guardare i cartoni. Io più giocherellona del mio stesso bambino. Ho sempre desiderato un bel maschietto. ci ho messo un po ma il 2011 finalmente mi sono sposata con l'uomo della mia vita e nel 2013 è nato lui, la luce dei miei occhi, il mio sole , la mia stella, il mio tutto. Ho giurato di essere la migliore mamma che possa mai avere. Ero la persona più felice al mondo. Il primo anno fu l'anno più bello della mia vita.

#perledisaggezzaautismo #abbattiamoiluoghicomuni

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Nel nostro gruppo facebook(non faccio nomi altrimenti si affolla 😁) ci sono mamme ormai veterane (con figli adolescenti o adulti) e mamme con figli piccoli, a volte ancora in fase di diagnosi. Per quel che ci è possibile cerchiamo di confrontarci e anche confortarci, chi ha piu esperienza cerca di aiutare psicologicamente chi si è appena affacciato al mondo dell'autismo, si chiedono consigli, si discute sui progressi dei figli ma a volte anche regressi, ci supportiamo, ci sentiamo amiche, e perché no, ci regaliamo qualche sorriso, una battuta, per rendere meno faticose le nostre battaglie quotidiane. L'altro giorno un amministratore del gruppo (preso,forse,dal caldo o dalla noia non si sa) ha lanciato una sfida che, sorprendentemente, molti hanno accolto. Ed ecco che al grido dell'hashtag #perledisaggezzaautismo le mamme autisticate del gruppo si sono scatenate aggiungendo gli hashtag più svariati 😄...  A partire da luoghi comuni dettati  dall'ignorare c

PTRI

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PTRI (PROGETTO TERAPEUTICO RIABILITATIVO INDIVIDUALE) ESATTE INDICAZIONI PER L'EROGAZIONE Non è corretto fare falsa informazione, prima di parlare di PTRI in pubblico o sui canali dei “Social” è doveroso andarsi a leggere che cosa è il BUDGET di Salute e il BUDGET di Cura, che in Campania esistono dal 2007, poi l’Asl CE2 circa 8/9 anni fa con i dott.ri Nese, Righetti e altri dell’allora Servizio Socio Sanitario, lo strutturarono e fu chiamato con l’acronimo PTRI (Protocollo Terapeutico Riabilitativo Individuale), che in un primo momento veniva usato come strumento per erogare servizi Socio/Assistenziali ad Anziani, disadattati, adulti Psichiatrici e tante altre patologie, nel 2007 il sottoscritto dopo mille peripezie legali che non sto qui a raccontarvi (ma ho i documenti con i protocolli), ottenne questo famoso PTRI dal Comune di San Cipriano d’Aversa e Asl CE2, si presentarono al Bando 5 Cooperative, nessuna con esperienza sull’Autismo, né scelsi una a Caso la Coop Eureka, con

Come dovrebbe svolgersi una diagnosi di autismo?

Come dovrebbe svolgersi una diagnosi di autismo? Ci sono diversi passaggi, dalla ricerca del medico, agli strumenti diagnostici fino al colloquio con i genitori La diagnosi di autismo comprende uno spettro di bambini con capacità e problemi diversi. Per questo può presentarsi in modo diverso da bambino a bambino. Molti esperti di autismo dicono che “se hai visto una persona autistica, hai visto soltanto una persona autistica”. Le differenze nei disturbi dello spettro autistico rendono difficile una diagnosi corretta. Talvolta ai bambini autistici sono erroneamente attribuiti altri problemi, come l’ADHD, o sembra che non soffrano di alcun disturbo. Altre volte sono diagnosticati come autistici ragazzi che non lo sono realmente. Per questo è importante sapere quali sono gli elementi di cui dovrà comporsi una diagnosi di autismo: Che tipo di informazioni dovrebbe considerare il dottore che sta valutando vostro figlio? Come si può sapere se il professionista sta seguendo la proc

Insegnanti e terapia

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Nessuno chiede agli insegnanti di fare terapie, ma di essere in grado di fare scuola, ossia di insegnare, anche se nel loro cammino incontrano bambini meno facili degli altri da gestire. Il ruolo degli insegnanti, di sostegno e non solo, è quello di insegnare, ma di insegnare a tutti, anche a quelli che hanno delle difficoltà o funzionano in modo particolare. Se un bambino ha problemi di comportamento, compito della scuola è consentirgli comunque di imparare e quindi per forz ... a devono essere in grado di capire e contenere le sue criticità. È solo questo che si chiede loro. Legge principale è sempre la solita 104/92. Ricorderei in particolare l'art. 12 c. 4 dove dice: "L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap". Ossia: per quanto grave, difficile o complicato sia il bambino, ha diritto di imparare e il sistem

Io HO L'autismo

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IO HO L'AUTISMO Io sono una persona con autismo; non sono ''autistico'' . L'essere autistico è solo una piccola parte del mio essere: non ti dà l'immagine esatta della mia persona . Tu reputi di essere una persona con pensieri, sentimenti e molti talenti o semplicemente reputi di essere colto appieno con la definizione di grasso, miope o inadeguato nelle attività sportive? Io sembro normale all'apparenza ma il mio comportamento può generare sconcerto o può essere di difficile gestione in certi momenti perchè io ho l'autismo. Autismo è un disordine estremamente complicato, può essere suddiviso in tre aree di pertinenza: difficoltà sensoriali, ritardo e difficoltà della comunicazione nel linguaggio ricettivo/espressivo e problematiche di interazione sociale. DIFFICOLTA’ SENSORIALI Rappresenta forse l’aspetto di più difficile comprensione relativamente all’ autismo ma è anche il più critico. Io percepisco le cose in maniera differente ris